Già regno autonomo nell’ambito dell’Unione francese, il paese ottenne l’indipendenza il 20-VII-1954, alla fine della guerra d’Indocina tra Francia e Viet Nam. La politica neutralista del re Norodom Sihanouk fu bloccata nel 1970 da un colpo di stato del gen. Lon Nol, sostenuto dagli USA, e il paese fu coinvolto nella guerra del Viet Nam. Il 17-IV-1975, la fazione più estrema dei comunisti cambogiani, i khmer rossi guidati da Pol Pot, instaurò un regime spietatamente repressivo che attuò un vero e proprio genocidio. Nel 1979 il paese fu invaso dalle truppe vietnamite che cacciarono i khmer rossi (appoggiati da Cina e Thailandia). Il processo di pacificazione iniziò nel 1989, con il ritiro delle truppe vietnamite e il ritorno di migliaia di profughi. Con la Costituzione del 1993 venne ripristinata la monarchia (abolita nel 1970) e si formò un governo di unità nazionale retto da due co-primi ministri: Hun Sen (KPK, ex Partito comunista) e il principe Norodom Ranariddh (FUNCINPEC). Nel 1997 la destituzione di Ranariddh a opera di Hun Sen innescò nel nord del paese una guerra civile terminata nel 1998 con la resa delle ultime bande di khmer rossi e la morte di Pol Pot. Il KPK di Hun Sen ha stretto il controllo sul paese dando vita di fatto a un regime a partito unico. La monarchia non è ereditaria: il re è eletto da un Consiglio della corona formato dalle maggiori autorità del paese. Il Parlamento è composto dall’Assemblea nazionale (125 membri eletti a suffragio diretto), con mandato di 5 anni, e dal Senato (62 membri, di cui 58 eletti a suffragio indiretto, 2 nominati dal sovrano e 2 dall’Assemblea nazionale), con mandato di 6 anni; il governo deve avere la fiducia dei due terzi dell’Assemblea.

I settori economici più importanti, tessile e turismo, sono stati duramente colpiti dalla pandemia di COVID-19 del 2020-21.
Il prodotto agricolo principale è il riso, mentre la pesca nelle acque interne è fondamentale per il sostentamento. Le risorse del sottosuolo (bauxite, gemme, oro, ferro) sono solo in parte esplorate e sfruttate. Particolarmente sviluppato il comparto tessile, che alimenta la maggior parte delle esportazioni; presenti anche impianti per il montaggio di autoveicoli, stabilimenti chimici, per la produzione di pneumatici (Ta Khmau), carta (Chhlong), cemento (Chakrey). Sul fiume Se San è attiva una centrale idroelettrica. Si esportano abbigliamento, caucciù, soia, mais, sesamo, pesce. Con capitali cinesi, a Sihanoukville è stata creata una zona economica speciale (industrie tessili, meccaniche, del legno). Importante il turismo, soprattutto dalla Cina, che alimenta attività edilizie principalmente sulla costa meridionale.