
Afghanistan
La bandiera che l’Afghanistan utilizza ha abbandonato il tricolore verde-bianco-nero dei guerriglieri musulmani, adottato nel 1992, per tornare quasi alle origini. Con una differenza, però: è stata aggiunta la shahada sopra lo stemma al centro, ovvero la testimonianza con cui il popolo si dichiara fedele alla religione musulmana. L’Autorità transitoria per l’Afghanistan ha adottato questa nuova bandiera nel 2002. La bandiera è così composta: tre bande verticali, da sinistra la prima di colore nero, poi rosso e infine verde: al centro della banda rossa spicca lo stemma che rappresenta un mihrab (una nicchia nel muro di una moschea) di fronte alla Mecca con a fianco un pulpito. La storia. Fu il re Amanullah nel 1929, dopo un viaggio in Europa, a introdurre un tricolore come bandiera nazionale afghana. Ogni colore ha un significato: il nero è il simbolo del passato; il rosso quello del sangue versato per conquistare l’indipendenza e il verde è il simbolo della speranza nel futuro. La bandiera afghana è cambiata spesso, così come il significato dei suoi colori. Nel 1992, caduto il regime comunista, lo stemma di Stato e il colore rosso scomparvero e nel 1993 il vessillo divenne a bande orizzontali di tre colori: dall’alto, verde-bianco-nero, dove il verde simboleggiava il progresso, il bianco la pace e il nero l’arretratezza del passato. Al centro della fascia bianca, il nuovo stemma di Stato con una moschea islamica, due bandiere nazionali e due fasci di grano, a significare la prosperità agricola afghana. Due grosse spade la incorniciavano, per raffigurare il successo della lotta della Jihad per la libertà e l’integrità del territorio afghano. In alto la scritta in arabo “Allah è grande, Maometto è il suo profeta”.