
Canada
Il Canada fu dapprima conteso per un cinquantennio tra i Francesi e le popolazioni indigene (soprattutto tribù irochesi) e in seguito fu teatro delle guerre coloniali fra tra Gran Bretagna e Francia fino alla metà del XVIII secolo. Nel 1867 divenne dominion della corona britannica e raggiunse la piena indipendenza nel 1931. Stato avanzato e moderno, saldamente introdotto nel novero dei Paesi più industrializzati, mantiene caratteristiche peculiari dei territori di frontiera, soprattutto nella sua vastissima parte ancora scarsamente popolata. Le province. Comprende dieci province (Terranova, Isola Principe Edoardo, Nuova Scozia, Nuovo Brunswick, Québec, Ontario, Manitoba, Saskatchewan, Alberta e Columbia Britannica) e due territori (Yukon e Territori del Nord Ovest), i quali, oltre ad avere organi legislativi ed esecutivi propri, possiedono una propria bandiera. I colori e il simbolo. Il vessillo che oggi rappresenta la federazione è stato adottato ufficialmente nel 1965 ed è frutto degli sforzi compiuti dal governo federale per trovare una bandiera che fosse accettata in egual misura da tutti i canadesi. Realtà multietnica, infatti, non poteva più riconoscersi nella Red Ensign britannica (l’insegna mercantile della Gran Bretagna), che veniva avversata soprattutto dalle popolazioni di origine e lingua francese del Québec. Per la nuova bandiera nazionale furono utilizzati i colori tradizionali della Red Ensign, ma l’impianto e la simbologia furono creati ex novo: un quadrato bianco con al centro una grande foglia d’acero rossa e due bande rosse all’asta e al battente. Le due bande rosse rappresentano, in modo singolare, i due Oceani, Pacifico e Atlantico, fra i quali è posto il Paese; la foglia d’acero è simbolo nazionale non ufficiale fin dal XVIII secolo.